Terra Sacra

Terra Sacra

Capitolo 6

Justice Is done

(Ivana Elli)

Il governatore Hollingsworth, ignaro dei fatti accaduti nella mattinata e, mandato a chiamare dal ministro Taylor, giunse presso l’ ufficio dello sceriffo col suo fare borioso, attraversando il cordone di uomini che, poco prima, avevano condotto i banditi presso lo stesso ufficio.
Nonostante il suo sguardo fiero, un velo di sudore imperlava la sua fronte e le mani;
Gli sguardi su di sé di quegli uomini, di quegli stessi fattori che fino a poco tempo prima riteneva sui inferiori, ora lo mettevano un po’ a disagio anche se cercava in tutti i modi di non darlo a vedere. Dopotutto lui era il governatore e mai e poi mai, secondo lui, un alto funzionario avrebbe dato ragione a popolani e Zappaterra, mettendoglisi contro.
Apri la porta dopo aver bussato e la chiuse dietro di sé lanciando prima un’occhiataccia a Orville, suo ex quasi suocero, che gli rispose con un gesto di saluto e un largo sorriso pieno di soddisfazione pregustando ciò che gli sarebbe accaduto di lì a poco.
“ Oh, benvenuto governatore Hollingsworth, prego si accomodi.
“Chiedo scusa, ma lei chi sarebbe?”
“ Ma come, é governatore di uno stato importante come il Colorado e non mi conosce? Va beh! Permetta che mi presenti: sono il ministro Taylor, il responsabile delle infrastrutture e commercio e quant’altro”
“ Ah! Piacere! E mi dica cosa l’ha portata in questa cittadina? E chi sono i signori con lei?”
“Vede sign Hollingsworth, da fonti certe, sono venuto a conoscenza di alcune manovre e fatti che hanno spinto il presidente Grant in persona a inviarmi a indagare! ( Inventò sui due piedi)
Ora, deve sapere, qui nella stanza accanto ho alcuni uomini rinchiusi. Ben presto arriverà un carro che trasporterà loro e il mandante direttamente a Washington!”
“ Ah! Perfetto! Per fortuna…qui le cose non stanno andando per niente bene; gli sceriffi come vede non stanno facendo il loro lavoro, pensi che hanno permesso di far evadere un pericoloso criminale e di lasciare che uccidessero il mio uomo fidato che per sbaglio gli sceriffi hanno incolpato di crimini assurdi e inoltre…..”
“ Alt, alt…La fermo subito! Sono stato informato di tutto ciò e non solo…mi creda!!”
“No…prego, Continui pure!”
“Non c’è bisogno che io continui….lei già sa tutte queste cose…..prego signori – disse rivolto ai suoi uomini – lei é in arresto! Ammanettatelo!!!”
“ Sta scherzando? Lei sa chi sono io?”
“Certo! Lei è il mandante di tutto ciò, é colui che farà compagnia ai suoi uomini nel carro!
E non mi venga a raccontare storielle strane per incolpare l’ operato degli sceriffi, dei quali ho piena stima e fiducia. Detto questo ha il diritto di non parlare, ogni cosa che dirà sarà trascritta e usata contro di lei in tribunale.”
“Lei non ha il diritto! Io non c’entro nulla in tutto questo!”
“Lei dice? Allora mi spiega per quale motivo sta sudando oltre modo ed è sbiancato come un lenzuolo?”
“ Beh! se permette siamo nel mese di Luglio e soffro molto il caldo !”
“ Ah, ma davvero! Non sono nato ieri! Comunque sappia che sono stato conferito di pieni poteri quindi ora se non vuole peggiorare le cose se ne sta zitto e buono, considerate le testimonianze già raccolte che la inchiodano. Restiamo in attesa dell’ arrivo di Grayson e Macahan per scoprire nuovi dettagli e mettiamo fine a questa storia!”
Hollingsworth, rimasto senza parole, abbassò la testa tirando un sospiro e scuotendo la testa.
—–
Luke, Frank e gli altri giunsero in paese circa un’ ora più tardi.
Davanti all’ ufficio vi era un gran fermento.
Anche Orville, Dickerson e gli altri fattori erano radunati fuori dall’ ufficio dello sceriffo.
“Oh finalmente siete arrivati.
Luke?! Che ti é successo?”
“Abbiamo avuto qualche problemino ma tutto é risolto. Mi dici cos’è questo casino, Orville?”
“ Semplice abbiamo teso le imboscate ai piromani e ci sono cascati in pieno.
I ranch sono salvi. E ora le celle sono un po’ piene!”
“Qualcuno di loro ha vuotato il sacco?”
“ Altroché! Con la minaccia della forca, sono diventati tutti docili agnellini!”
“ Qualcuno sa dove si trova il Governatore?”
“ Entra e vedrai!”
“ Vuoi dire che…!
“ Prego!”
Luke varcò la soglia dell’ ufficio e trovò il ministro Taylor seduto alla scrivania.
Davanti a lui, ammanettato, il governatore Hollingsworth.
Dietro gli sceriffi il giudice knight con Hutch e Thorne proseguirono fino alle celle al fine di sistemare anche gli ultimi ospiti.
Sul viso di Hollingsworth non vi era più quel sorrisino beffardo ma la testa era china e lo sguardo fissava il pavimento sotto di lui.
“ Buongiorno, potrei sapere cosa succede qui?”
Esordi lo sceriffo Grayson
“ Semplice, sceriffo. Mi permetta di presentarmi. Sono il ministro Taylor. Sono stato mandato da Washington grazie a rivelazioni e a un telegramma giuntomi dallo sceriffo di Elk Creek nel Nebraska, mio caro amico, che parlava di certi abusi di potere di un governatore. Mostró il telegramma.
Frank guardò Luke
“Ma… é il telegramma che ho inviato giorni fa a mio zio Zeb!”
“ Esatto, sign Macahan e visto che lo sceriffo é molto amico di Zeb, sapeva bene che la cosa non poteva che essere vera e mi ha messo subito in allerta!
Inoltre, grazie alla deposizione dei signori, richiusi li dentro, ho buoni motivi per incriminare questo distinto signore, soprattutto con l’arrivo degli ultimi ospiti immagino il quadretto sia completo!”
” Si, penso sia tutto!”
” Bene, col vostro permesso vorrei condurre Hollingsworth e i suoi servitori a Washington per processarli per reati federali molto gravi.
Sempre che non vogliate trattenerlo e sistemare la cosa qui a modo vostro.!”
“Se ci garantite che verrà condannato e non graziato, Ve lo lasciamo con molto piacere!”
“Questi crimini non resteranno impuniti, Ve lo garantisco!”
“ Allora é tutto vostro! Solo una cosa ministro!”
“ Dica sceriffo!”
“ Abbiamo sempre il problema delle persone da sistemare per il passaggio della ferrovia!”
“ Direi che le sovvenzioni date a Hollingsworth
basteranno e alla grande, per sistemare tutte le famiglie interessate e garantire l’ arrivo della ferrovia in città.
In quanto a voi, Grayson e Macahan, i miei complimenti per come avete gestito la situazione. Il giorno dell’ inaugurazione sarò presente di persona e vi verranno assegnate le giuste onorificenze. In quanto a Meredith firmerò oggi stesso l’ estradizione al giudice Knight per il New Mexico. Sarà affar loro.
Con questo signori, penso di aver detto tutto.
Attendo qui l’ arrivo del carro blindato per scortare l’ ex Governatore.
Andate a farvi medicare ..ci vediamo dopo a cena.
“ Forza Luke vieni!”
“ Si. Grazie signor ministro.! Addio sign. Hollingsworth!”
“ Non é un addio Macahan, sentirai ancora parare di me!”
“ Certo per l’esito del processo!
“ Guardati sempre la spalle!”
“ Non me ne dimenticherò!”
“ Ah ultima cosa. Immagino abbia raccolto la testimonianza di Duncan…che ci può dire?”
“ Mah…sicuramente serve, insieme alla deposizione di Holmes a fare un bel quadretto di accusa …direi che qualche peccatuccio da espiare lo ha ma niente di che….qualche notte in cella e il proiettile che si é preso penso gli schiarirà le idee e lo raddrizzerà un po’..poi vedete voi, io sono un ministro, non un giudice ah ah ah!”
“D’accordo, grazie per la dritta!”
Uscì chiudendo la porta.
“ Allora che ne pensi cognato?”
“ Beh! C’è sempre qualcuno che veglia su di me!
“E io invece devo ringraziarti sai,!”
“ Per cosa?”
“ Per come hai gestito la cosa su a Herdon pass! Sei stato geniale!”
“ Sono stato fortunato, ho visto Harry e dovevo prendere solo un po’ di tempo per far si che potesse avvicinarsi e intervenire in sicurezza”
“ Sei stato in gamba e molto lucido!”
“ Beh lucido non molto.. avevo male ovunque e ti giuro che quando quello ha sparato mi sono visto morto!”
“ Caro cognato sai che ti dico.
La fortuna aiuta gli audaci! Forza andiamo!”
Disse Frank battendo la mano sulla sua spalla
“ Ahi, piano, sono a pezzi!”
“ Scusa!”
Dopo le cure mediche e la cena col ministro tornarono finalmente a casa.
“ Ti giuro Frank che se provi a svegliarmi prima delle 10 domattina ti faccio correre scalzo fino in paese!”
“ Dormi, dormi pure.. ci penso io a sistemare le cose in ufficio!”
“Ma non dovresti riposare anche tu! Hai sentito il medico!”
“ Certo, ma qualcuno deve pur lavorare! Buonanotte Luke!”
“ Notte Frank!”.
Alcune ore più tardi..
Per quanto si sgolasse, neppure il gallo riuscì a svegliare Luke dal suo sonno profondo.
Erano circa le 10,00 quando il piccolo Tim, di corsa, entrò nella camera, seguito a breve distanza dalla mamma.
“ Babbo, babbo sono tornato!”
“ Shh Timmy fai piano che dorme!”
“ Uffa, mamma, io voglio giocare col babbo!”
Saltò sul letto e sopra di lui.
“ Ahi, ahi, piano! – aprì gli occhi di scatto e afferrò il bimbo per le braccine.
“ Papino! Cosa hai fatto lì?” Ti fa male?”
“ Eh… un pochino ma se ti sposti te ne sarei grato, le costole mi fanno un po’ male!”
“ Cosa sono le costole papino, dove si trovano?”
“ Lasciò la presa e con le mani andò a fare il solletico sul costolette del bimbo.
“Proprio qui! Dai scendi, ti prego!”
Sorrise con una smorfia di dolore mentre il bimbo ridacchiava per il solletichino.
“ Luke! Cosa é successo? Mi hanno detto che è finito tutto bene e che sei stato un grande….non immaginavo però di ritrovarti così!”
“Niente di che… mi hanno fatto volare giù da una roccia su a Herdon pass e sono finito su una catasta di legna.
Poi mi hanno sparato al petto..ma la mia buona “stella di latta” mi ha salvato la vita!”
“ Vuoi dire che ha centrato proprio la stella?”
“ Si.. proprio quella! Neanche a prendere bene la mira hai una probabilità su 100 di centrarla… e quello ci é riuscito! Beh! Forse anch’io ci riuscirei 😏 e pure Frank!”
“Sempre modesto eh! Accipicchia! Questa sì che è fortuna!”
“ Altroché! Senza di quella ora sarei…!”
“ Ti prego, non dire altro!”
“ Tutto bene voi?”
“ Si tutto bene! Sono felice che tutto sia finito!
Vuoi un caffè?”
“ Si, grazie. Ora mi alzo! Ahi ahi!”
“ Dove pensi di andare? Resta qui, lo preparo e te lo porto e tu non ti azzardare a uscire da quel letto!”
“ Che ore sono?”
“ Sono le 10!”
“Beh, dai, ho dormito parecchio…é ora che mi alzo, devo andare in città, ho molte cose da fare!”
“ Ma ti vedi, non se ne parla minimamente, oggi te ne stai buono buono qui, o giuro che ti lego nel letto!” gli disse adagiandolo sul cuscino.
“ Ah e così che la pensi! La afferrò per le braccia e la attirò a sé baciandola!”
“ Uhhh.. si, si babbo! Bravo bravo! Fagli vedere chi è il più forte!”
Si staccarono dal bacio e girandosi verso di lui scoppiarono a ridere.
“ Ma tu senti questo mocciosetto! Dove hai imparato queste cose?”
“ Certe cose non si imparano, mamma, si sanno e basta!”
Sempre più basita, Hillary afferrò il bimbo e si strinsero in un caldo abbraccio.
“ Sei troppo furbetto, sai! – Gli posò un bacino sulla fronte e presolo in braccio lo fece sedere sul letto accanto al padre. – Ora, giovanotto, visto che sei così grande e forte te ne resti qui con lui e ti assicuri che non si nuova, io vado a preparare il caffè. Se quando torno, non lo trovo nel letto vi metto sulle ginocchia e vi do una bella manciata di sculaccioni…a entrambi!”
“Uuhhhh! Il generale ha dato gli ordini…soldato mi sa che ci conviene ubbidire..Aaaattenti!”
Disse Luke facendo il saluto militare, subito seguito a ruota dal piccolo Tim!”
“ Agli ordini signore!”
“ Non fate troppo gli spiritosi, voi due!”
Disse Hillary mettendo le mani sui fianchi dopodiché lasciò la stanza.
“ Vieni qui, diavoletto!”
“ Hi, hi, mi fai solletico, babbo!”
Orville intanto bussò alla porta della camera.
“ É permesso?”
“Nonno, nonnino!” Gli corse incontro e lo abbracciò
“Orville!”
“ Buongiorno Luke! Dormito bene? Pensavo non volessi più svegliarti oggi!”
“ Ah certo sarei andato avanti ancora un po’ se non mi avessero svegliato! Mi sa che ne avevo proprio bisogno! Frank é andato in città?”
“ Macché, anche lui si è svegliato poco fa.
La botta in testa lo ha steso per bene.
Anche lui è in casa, coccolato dalle sue donne!
Tranquillo, Sono passato io in ufficio. Il Giudice si sta occupando di tutto. Il blindato é arrivato e, bello carico, e già ripartito con una nutrita scorta”.
Mi ha detto di fare con comodo e ti aspetta nel pomeriggio”.
“ Neanche per sogno, papà; oggi Luke non si muove da qui!”
“Ascoltami bene, figliola, ci sono cose che vanno fatte assolutamente e Luke ha delle responsabilità. Pensavo che in tutti gli anni che sono stato sceriffo lo avessi imparato.
Quindi rassegnati!”
“Ma pa’ ..!”
“Niente ma! È così e lo sai. Quindi ora Luke se ne sta qui buono buono fino al pranzo e poi lo lasci fare, Sempre che te la senti, figliolo!”
“Ben detto Orville! Dovere é dovere!”
“Quanto odio quando vi coalizzate! Un paio
d’ ore…non una di più e poi torni a casa. Altrimenti ti lascio senza cena! Capito?”
“ Beh! Al massimo potrei passare a elemosinare qualcosa da zia Molly!”
“ Luke Macahan!” Giuro che…!”
“ Tranquilla generale, va bene! Per sera sono a casa!”
Poco più tardi….
“ Buongiorno! – Zeb e Josh entrarono nella stanza. Con Frank a ruota – Ci siamo persi qualcosa?”
“ Zio Zeb, Josh.. siete già tornati? E.. la mandria? ..”
“ Tutto bene, ora é in buone mani….il tuo telegramma ci ha fatto accelerare i tempi del rientro.”
“ Eravamo preoccupati Luke, ma ci hanno detto che tutto é finito bene!”
“ Si, qualche grattacapo e qualche graffio ma é tutto finito!”
“Luke all’inizio sentiva la tua mancanza, Zeb.
Poi col tempo ha saputo fare tesoro dei tuoi insegnamenti e ha mostrato a tutti il carattere e la forza dei Macahans.
Anche se, per un istante mi ha fatto tremare!”
“ In che senso Frank, quando?”
“ Quando volevi lanciare il coltello.
È Vero che sei un asso, ricordo che già Curt me lo diceva, ma …!
“Tranquillo, non lo avrei lanciato…era per prendere tempo! Ah ah! ..Ahi ahi se rido mi fa male tutto!’
“ Te lo avevo detto Luke, lo sapevo che la città con te qui, era un buone mani. Sei un Macahan, non te lo scordare mai!”
“ Si, zio Zeb!”
Dall’ altra stanza ….
“Il pranzo è pronto”
“Aiutami zio! Ahi!”
“ Non preferisci che ti porti il pranzo qui?”
“ No no…. altrimenti Hillary mi tiene qui tutto il santo giorno se non una settimana!”
“ Ah ah, certo, vieni, reggiti a me!”
“ Ah, ecco così va meglio!”
“Ce la fai?”
“ Si, sono un po’ indolenzito ma ce la faccio.- si staccò dallo zio e camminò zoppicando fino alla sedia! ah! Ah! Eccomi!”
“Spero non sia stato troppo doloroso tesoro!”
“ Sto bene Hillary! Tra qualche giorno sarà solo un ricordo!”
“ Bene, allora “ricordati” anche che mi hai promesso di riparare il tetto, se non vuoi che alla prossima pioggia ci ritroviamo con la casa allegata!”
“ Certo generale Gant!”
Il passaggio in ufficio fu solo una formalità
caratterizzato da firme e burocrazia seguito dai saluti ai suoi amici in partenza per il New Mexico.
“ Allora Ve ne andate?”
“ Si, é ora di andare. Grazie di tutto Luke!
Riguardati!”
“ Certo Zachary, ragazzi!”
“ Ciao amico mio, ci si rivede, prima o poi!”
“ Ciao amici, a presto! Che ne sarà di Meredith?”
“ Vedremo, tra una settimana lo mettiamo a processo. Ha qualche bel capo di imputazione.
Se si comporta bene, magari, potremmo anche evitargli la forca!”
“Ehi giudice, me lo aveva promesso! Non può rimangiarsi la parola!”
“ Già! Ma questo prima delle minacce a Macahan! Certi criminali non cambiano mai!*
“ No, dai, scherzavo! Non gli avrei fatto nulla!”
“ Dicono tutti così. Ma se ti avesse liberato siamo sicuri che ti saresti comportato da persona pentita?”
Meredith guardò Luke di traverso
“Senza rancore Macahan!”
“Senza rancore? Dipende da te! Non farcene pentire!”
“ D’accordo! Ti stringerei la mano ma…non posso!”
“ Mi basta lo sguardo!”
“ Grazie per l’ ospitalità!”
“ Non c’è di che! Metti la testa a posto.Magari se stessi dalla parte della legge,con la tua abilità potresti essere riabilitato!”
“ Ci sei riuscito tu, posso farcela anch’io!”
“Arrivederci amici, a presto!
“Passa a trovarci, se capiti in zona!”
“ Contaci!”
La comitiva parti alzando poi all’ orizzonte una nube di polvere.
“ Bene cognato, é quasi il tramonto.
Ci conviene tornare verso casa, prima che Hillary venga a prenderti di persona!”
“Si, hai ragione!
Giunsero a casa dopo circa 10 minuti.
“Ehi ma cos’è tutto quel casino? Tutta quella gente che ci fa?”
“Lara mi ha accennato qualcosa…Mi ha detto che zia Molly ha organizzato una cenetta coi vicini per festeggiare!”
“ Sempre la solita, non ha proprio perso tempo!”
“ Già, la famosa generosa accoglienza dei Macahans. Non ho mai conosciuto in vita mia una famiglia migliore della vostra, caro cognato.
Se qualche anno fa qualcuno mi avesse detto che sarei ”finito” così, sicuramente gli avrei dato del pazzo!”
“E guardati ora Frank! Rimpiangi i vecchi tempi per caso?”
“ Avrei rimpianto questo se, dopo la storia di Coe, me ne fossi andato e non fossi tornato a Teton!”
Stavano per arrivare al ranch quando la voce di zio Zeb risuonò da dietro.
“Vi volete sbrigare, qui stanno aspettando tutti voi. La carne sì raffredda!
“ Eccoci, zio!”
“ Hillary mi ha intimato di venire a recuperarti o mi avrebbe lasciato senza stufato!”
“ Con lo stufato di Hillary non si scherza giusto?”
“ Devo dire che, per quanto giovane, se la cava molto bene in cucina e noto che su di te da già i suoi frutti!”
“ Pensi che mi sia appesantito un po’ troppo?”
“ No, diciamo che ti sei riempito un pochino, eri un po’ secco fino a qualche annetto fa!”
“ Zioooo!”
“ Oh siete arrivati… ce ne hai messo di tempo tesoro! Ti avevo detto un paio d’ ore soltanto!”
“ Sai com’è, il tempo passa in fretta quando ci si diverte!”
“ E da quando occuparsi di scartoffie è diventato divertente Luke Macahan?”
“ Quando, tra una scartoffia e l’altra, ci si fa un bicchierino da Charlie in compagnia di vecchi amici!”
“ Quelli di Las Mesas, immagino!”
“ Si, ma ora sono partiti!”
“ Va bene, per questa volta sei scusato.
Forza lavati le mani e mettiti a tavola!”
Le scoccò un tenero bacio a fior di labbra.
“ Grazie tesoro!”
“ Mmhhh, sei sempre il solito!”
“ Lo so, non sono capace di farmi crescere l’ erba sotto i piedi ! Sono fatto così e non penso che cambierò!”
“ Io un modo per cambiarti ce l’ avrei!”
“ Spero non includa ancora lancio di stoviglie o, peggio, padelle in testa!”
“ Con una come me devi stare in campana!”
“ Lo so, ma mi piaci anche così!”
Mangiarono e bevvero a volontà e sul tardi gli ospiti lasciarono il ranch.
Tutto sembrava tornare alla normalità.
Tim e Mary giunsero da Luke e Frank.
“ Babbo, babbo mi fai fare un giretto sulle spalle!”
“ Anche a me papino, vi prego!”
“ Tim, papà non sta tanto bene, lascialo stare, almeno un paio di giorni!”
“ Uffa, solo un giretto corto, fino alla quercia e ritorno!”
“ E va bene, forza in groppa! Dammi una mano Josh!”
“ Ce la fai, se vuoi lo porto io!”
“ Ma io voglio il mio babbo e poi dobbiamo parlare di una cosa importante,.”
“ Uhhh! Ah sì …e di cosa Tim?”
“ Te lo dico quando arriviamo alla quercia!”
“🤔😏 Va bene! Pronto, andiamo!”
“ zio! Se vuoi mi porti domani!”
“ Va bene Tim!”
Luke e Frank sii allontanarono con i bimbi in groppa.
“Potete aspettare qui un momento voi. Devo parlare col mio babbo!”
“ Ma certo” sorrise Frank guardando prima Tim e poi un Luke sempre più basito.
Si scostarono di alcuni metri e poi si fermò
“ Allora cosa devi dirmi di così importante?”
“ Fammi scendere!” se lo scrollò dalle spalle e seduto se lo mise sulle ginocchia.
“Forza dimmi tutto!”
“Zio Frank mi ha detto quello che hai fatto e sono tanto, tanto contento che sei il mio babbo!”
“ Grazie Tim, sei molto gentile..!”
“ Non ho finito.. voglio dirti che sei il mio eroe e quando sarò grande voglio essere proprio come te. Ti voglio tanto tanto bene babbo!” e lo abbracciò
Una lacrima rigò il viso di Luke il quale deglutì.
“É la cosa più bella che avrei mai sognato di sentirmi dire Tim.
Sei un bambino meraviglioso! Grazie! – Lo strinse teneramente a sé. – Ora però mi sa che ci conviene tornare altrimenti i grandi ci finiscono tutti i biscotti di zia Lara…che dici?”
“ Cavoli, non ci avevo pensato! Andiamo Babbo, forza ..dai corri!”
“ Comincia ad andare, arrivo subito!”
“ Dai Mary vieni ! Chi arriva prima mangia due biscotti!”
“Non vale, sei partito prima!”
“Ah ah ah! Tutto bene Luke?”
“ Si, come no, una meraviglia Ahi! Mi fa male tutto! Comunque avevi ragione….Tim è già un Macahan!”
“ Che ti avevo detto!? Forza reggiti a me…andiamo dagli altri!”
Poco dopo…
I bimbi, stanchi, erano ormai nei loro lettini, le donne stavano terminando di sistemare le stoviglie mentre Luke, Frank Zeb e Josh accanto al fuoco si raccontavano i particolari delle recenti avventure.
“ Ehi, ma manca Orville, qualcuno sa dove sia finito?”
“ Ssh Luke, guarda là!” disse Josh
Sotto il portico della dependance di casa Gant,
seduti sulla panca, Orville e zia Molly sorseggiavano, in compagnia, una tazza di caffè tenendosi per mano.
“ Che mi venga un accidenti! Tutto avrei pensato fuorché…!
“Non ci vedo nulla di male zio, sono entrambi liberi….!”
Terminate le faccende le donne raggiunsero i rispettivi mariti accanto al fuoco.
“ Sarà, ma secondo me è solo una cortesia tra amici!” – disse Josh un po’ scocciato – zia Molly è circondata dall’ affetto di tutti noi; non ha bisogno… di certe cose.”
“ Di cosa state parlando?” replicò Lara
“Fossi in te Josh, non ci crederei molto!”
“ Cosa vuoi dire Frank?”
“ Alza gli occhi fratellino e guarda là 🤗😍!”
“Zia.. Molly..Ah! Però!”
“ Pa-pà!” Disse a bocca aperta Hillary che stava per partire a molla.
“ Ferma qui, dove pensavi di andare!” disse Luke tenendole il braccio.
“ Mah…!”
“ Non pensi che meriti anche lui un po’ di felicità? Forza siediti!”
Appoggiate le scodelle del caffè Orville prese la mano di Molly, la portò alla sua bocca e le depositò un dolce bacio dopodiché portò la sua mano al petto e alzandosi, mano nella mano, fecero una lunga passeggiata entro i confini della tenuta sotto gli occhi increduli dei familiari
“ Comincio a sentirmi di troppo, avvolto da tutto questo “amore!””
“ Zio Zeb!!!!”
“ Forza, tutti a nanna, lo spettacolo è terminato!”
“ Certo che sono carini, vero fratellone!”
“ Certo Jessie, davvero carini. Se lo meritano!
Buona notte sorellina!
“ Notte a te Luke! Posso Dirti una cosa fratellone?”
“ Certo Jessie, dimmi pure!”
“ Sei molto carino con la barba sai, dovresti tenerla!”
“ Tu dici? Non sei la prima che me lo dice!
Vedrò. Devo sentire il generale Gant cosa ne pensa!”🤣🤣🤣🤣
“Luke Macahan!!😤
“🤣🤣🤣🤣 Oh oh! Luke!!!! Buona notte fratellone e tanti Auguri!”
“Mi sa che ne ho bisogno, sorellina!”😏
Tempo dopo….
La ferrovia arrivò come da accordi sei mesi dopo e vi furono in città grandi festeggiamenti.
Le famiglie sfrattate trovarono, sull’ altro versante della città, nuove case e buona terra da lavorare nella zona bonificata.
I giovani Duncan e Holmes raggiunsero una tregua decidendo di non pestarsi più i piedi.
Era giunta una nuova era.
Il progresso segnò un punto di svolta per quella semplice, piccola cittadina.
Col progresso arrivarono in città anche nuove facce, uomini da tenere sotto sorveglianza.
Nulla di così gravoso per una coppia di sceriffi del calibro di Grayson e Macahan, sempre pronti a difendere coi denti, e con le loro pistole, la quiete di Jimson’s Break.
In quanto a Hollingsworth… il giudice gli inflisse una dura condanna a dieci anni di reclusione e la restituzione dei fondi a lui dati per i lavori e da lui intascati oltre all’inibizione a vita a cariche pubbliche al termine della reclusione.
Tutto é bene ciò che finisce bene.

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